Nel 1939 il Canada rifiutò lo sbarco a oltre 900 ebrei, passeggeri sul transatlantico, costringendoli al ritorno in Europa. Parte di loro venne uccisa poi durante le persecuzioni naziste
Quasi 80 anni dopo, il Canada chiede scusa agli ebrei. Mercoledì il primo ministro Justin Trudeau ha presentato le sue scuse formali in Parlamento, per il rifiuto del permesso di sbarco a 963 ebrei, in fuga dalla Germania nel 1939, a bordo del "St. Louis".
Dopo il 'no' anche di Cuba e Stati Uniti, il transatlantico dovette tornare in Europa. Si stima che dei passeggeri circa 709 sopravvissero alle persecuzioni naziste, mentre 227 vennero uccisi.