Moscovici a Tria: l'Italia non è un caso speciale

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Di Cecilia Cacciotto
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La manovra desta molte proccupazioni, ha detto il commissario all'Economia, i nostri dubbi non sono frutto di giochetti o calcoli di geopolitica. L'Italia deve rispettare le regole

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L'Italia non costituisce un caso speciale, deve però rispettare le regole.

Pierre Moscovici, commissario europeo agli Affari economici e finanziari, ha consegnato al governo di Roma la lettera di richiamo della Commissione su conti pubblici italiani e misure previste dalla manovra finaziaria italiana.

Manovra che non convince Bruxelles. Il commissario europeo, incontrando il ministro Tria, che: "il deficit al 2,4 resta oggetto preoccupazione non solo per noi ma per molti stati membri".

"L'Italia è trattata esattamente come gli altri Stati membri -ha precisato Moscovici -non ci sono giochetti, disciminazioni o calcoli di geopolitica. In tutti questi anni mi sono impegnato personalmente perché l'Italia potesse usufruire della flessibilità prevista dal Patto do crescita e stabilità, cosa che ha significato per l'Italia qualocsa pari a 30 miliardi di euro".

Il ministro italiano Giovanni Tria si è mostrato cooperativo ma non è sembrato voler fare nessun passo indietro:

"Abbiamo constatato che ci sono valutazioni diverse tra noi e quelle fatte dalla Commissione,  riteniamo di dover approfondire le ragioni della nostra politica e di far conoscere alla Commissione le nostre riforme strutturali.

Entrambi hanno insistito sulla necessità di mantenere aperto il dialogo; nei prossimi giorni l'Italia s'impegna a dare le spiegazioni volute da Bruxelles.

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