Premiato a Bruxelles il prof che accoglie i migranti

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Di Stefania De Michele
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Ad Antonio Calò il riconoscimento di "Cittadino Europeo dell'anno" per la sua iniziativa nel campo della cooperazione e dell'accoglienza.

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Prima son piovuti gli insulti per una scelta che a molti non è piaciuta, poi è arrivato il riconoscimento europeo.

Un'altalena di emozioni per Antonio Calò, professore di liceo a Treviso che da alcuni anni condivide la sua casa con sei ragazzi africani, premiato a Bruxelles 'Cittadino Europeo dell'anno' .

Per fare accoglienza la politica deve avere coraggio: "Nessuno mi può dire che non si può fare - ha detto Calò - perché io l'ho fatto".

Una convivenza che dura da tre anni: il prof, sua moglie Nicoletta e i loro 4 figli dividono spazi e momenti di vita quotidiana con sei richiedenti asilo africani naufragati al largo di Lampedusa nel 2015.

Una decisione che è valsa a Calò il riconoscimento a Bruxelles, attribuito a 50 cittadini europei per progetti che contribuiscono alla cooperazione e alla promozione di valori comuni.

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