Sono ancora migliaia i dispersi dello tsunami e del terremoto sull'isola di Sulawesi, in Indonesia. Ma da lunedì si interromperanno le operazioni di ricerca dei soccorritori
Sale a 2010 il bilancio ufficiale delle vittime sull'isola di Sulawesi in Indonesia, colpita il 28 settembre scorso da uno tsunami seguito ad un un devastante terremoto di magnitudo 7.5.
Sono ancora migliaia i dispersi. Le famiglie colpite possono sperare di ritrovare i loro cari ancora per poco, perché questa è l'ultima settimana concessa ai soccorritori. Poi si dovrà liberare massicciamente le strade dai detriti per evitare epidemie.
Perplessità e polemiche ha scatenato la decisione dell'Agenzia nazionale per la gestione delle calamità, che ha chiesto alle ong straniere di ritirarsi dalle aree colpite, e che eventuali operazioni siano svolte solo in sinergia con referenti locali.
Il Governo, geloso della propria sovranità, vuole dimostrare di essere in grado di fronteggiare il disastro con mezzi propri. E non vuole alimentare attacchi dell'opposizione, in vista delle elezioni del prossimo anno.