Si riducono le posisbilità di trovare sopravvissuti. Le autorità aggiornano il bilancio e informano: "Forse 5.000 i dispersi. Giovedì stop alle ricerche"
Ormai già quasi 2000 morti accertati - per la maggior parte ammassati in fosse comuni - e il timore che possano esservene ancora migliaia. Mentre nelle scuole di Palu, in Indonesia, si tenta un difficile ritorno alla normalità, a dieci giorni dal terremoto e lo tsunami che si sono abbattuti sull'isola di Sulawesi le autorità fanno sapere che il numero dei dispersi potrebbe raggiungere i 5000.
Un trauma anche per gli allievi della scuola media di Palu, a cui le autorità scolastiche stanno provando a fornire il necessario sostegno psicologico. "I nostri sforzi sono soprattutto mirati ad aiutarli a ritrovare il morale e la forza per tornare a scuola - racconta il preside dell'Istituto Kasilidun Tahiya -. Alcuni sono tornati spontaneamente sui banchi e già questo li ha aiutati a ritrovare un minimo di normalità".
E mentre la principale urgenza è ora far pervenire gli aiuti agli abitanti delle zone rimaste isolate, le speranze di trovare ancora sopravvissuti sono ormai prossime allo zero. L'agenzia per le emergenze ha fatto sapere che giovedì porrà fine alle ricerche.