Il Paese si chiamerà Repubblica di Macedonia del nord. Il presidente, in base alla costituzione macedone è obbligato a firmare l'accordo dopo averlo già rifiutato una prima volta
Il parlamento macedone ha dato il via libera oggi alla ratifica per la seconda volta dell'accordo con la Grecia in base al quale il nuovo nome del Paese ex jugoslavo è 'Repubblica di Macedonia del nord'. I voti a favore sono stati 69 sul totale di 120 deputati che conta l'Assemblea. I rappresentanti dell'opposizione hanno abbandonato l'aula al momento del voto in segno di protesta contro l'accordo. Il presidente Gjorge Ivanov si era rifiutato di firmare la legge dopo il primo voto di ratifica.
In base alla Costituzione macedone, con il voto di oggi il capo dello Stato sarà ora costetto a firmare l'accordo. Se il parlamento ratifica una legge per una seconda volta, infatti il presidente non può più bloccarla ed è obbligato a firmarla. Ivanov si è più volte espresso contro l'accordo con Atene, definendolo anticostituzionale, dannoso per il Paese e contrario agli interessi nazionali della Macedonia.
L'intesa con la Grecia, che ha posto fine a un contenzioso che durava da 27 anni e che spiana la strada all'ingresso di Skopje nella Nato, è stata siglata il 17 giugno scorso in una località in territorio greco al confine fra i due Paesi.