Svolta ancor più repressiva del parlamento di Budapest che si accinge a votare una legge per evitare che gli stranieri si installino in Ungheria
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Il parlamento ungherese si accinge a votare la proposta di legge eloquentemente denominata "Stop Soros" e il settimo emendamento della Costituzione.
L'emendamento costituzionale - cioè la virata più importante - decreta il divieto di "insediare popolazioni straniere in Ungheria" oltre alla creazione di un sistema parallelo di tribunali che tratti i casi relativi allo stato e all'amministrazione. L'emendamento limita inoltre il diritto di riunione vietando de facto le manifestazioni anche in ambienti privati.
Il pacchetto Soros è iniziato come una legge che limita il funzionamento delle ONG, ma la bozza del testo è completamente cambiata. Ora è essenzialmente una modifica della legge penale che rende il "sostegno all'immigrazione" un autentico crimine.
Per il premier Orban lo "Stop Soros" è stato tacitamente approvato dagli elettori.