Riusciranno Lega e 5 stelle a trovare un accordo quando si tratterà di specificare i dettagli delle misure annunciate? L'analisi di alcuni punti vaghi...
Non solo Tav; ammesso che l'esecutivo Lega-5 stelle nasca, diversi sono i punti del programma di governo sottoposto al voto popolare questo weekend, che in futuro potrebbero dare materiale di lavoro al comitato di conciliazione. Se non altro perché le intese raggiunte sono vaghe e prima o poi verrà il momento di specificare i dettagli.
I PUNTI VAGHI
Ad esempio, al cuore del programma fiscale c'è la flat tax, viene indicato solo che sarà del 15 o 20 % ma poi i partiti di governo dovranno mettere nero su bianco a quali fasce di reddito si applica la prima aliquota a quali la seconda. Questione enorme.
Sempre sul versante economico Lega e 5 stelle annunciano l'abolizione di spesometro e redditometro "strumenti anacronistici e vessatori di rilevazione del reddito", ok, ma quale strumento li sostituirà?
C'è poi il capitolo crescita che il programma giallo-verde prevede in aumento tale da migliorare il rapporto deficit-pil. Qui manca un elenco anche sommario dei fattori di crescita e relative proiezioni dei volumi generati; si immagina, ad esempio, che un fattore chiave per l'aumento del Pil sarà "creare condizioni favorevoli alle esportazioni", come? Oltre ad eliminare le sanzioni alla Russia, ovvio....
Altro nodo da sciogliere sarà sul capitolo giustizia: Lega e M5s promettono una riforma radicale del Csm con nuovi metodi di selezione dei membri laici e togati per "rimuovere le logiche spartitorie e correntizie" ma non è dato sapere come verrà eletto in futuro il Consiglio superiore della magistratura, questione, evidentemente, non da poco.
Cosa avverrà poi con le grandi opere? Il programma, su cui c'è scritto che il progetto TAV Torino-Lione è da rivedere, è già stato smentito dal leader dei 5 stelle Luigi Di Maio che ha detto: "Spiegheremo ai francesi che la Tav non va fatta, che è inutile. Li convinceremo".