Non chiamatele canzonette: il soft power dell'eurovisione

Non chiamatele canzonette: il soft power dell'eurovisione
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Di Elena Cavallone
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Nella finale del noto contest canoro internazionale Italia, Francia e Israele partecipano con brani che trattano di temi di attualità. Ma il palcoscenico è davvero un luogo adatto per parlare di politica`?

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Per molti è un evento un po' kitsch. La finale del contest canoro Eurovisione va in scena sabato sera da Lisbona e quest'anno porta con se temi politici cari a Bruxelles.

Come per esempio il pezzo "La misericordia" che riguarda la crisi dei rifugiati, ispirata a un bambino nato su una nave migranti nel Mediterraneo. Tuttavia, dopo che la Russia l'anno scorso è stata espulsa dalla competizione , gli esperti ritengono che questa volta le canzoni non saranno poi cosi politiche.

Per anni l'Eurovisione ha intrattenuto diplomatici e dirigenti europei. Come quando la belga Sandra Kim si è esibita a Bruxelles dopo aver vinto nel 1986.

Sebbene il Belgio potrebbe sia stato eliminato dalla finale dell' Eurovisione di quest'anno, gli animi non si sono smorzati qui a Bruxelles, anzi. Nella capitale europea in un lussuoso hotel fervono i preparativi per una grande festa, dove espatriati e giovani professionisti europei avranno modo di ascoltare le canzoni e festeggiare insieme.

"La politica è un aspetto della competizione ma lo è anche il fatto che mette in contatto persone indipendentemente dalla loro provenienza o dalle loro idee. L'obiettivo dell' evento che stiamo organizzando è far divertire le persone", spiega Wael Afifi, organizzatore di eventi.

Quest'anno anche l'Italia porta una canzone con temi politici, con un brano che parla della guerra e del terrorismo. Ma la politica dovrebbe far parte di questo contest?

"Le persone che partecipano all'Eurovisione hanno il diritto di votare quindi dovrebbero anche poter usare la loro voce sul palco", sostiene un passante.

"Non ho visto molta della politica nelle canzoni, sono troppo sciocche per i miei gusti", risponde un'altra.

Francia e Israele, entrambe in corsa con canzoni dalle note politiche, sono tra le favorite di questa edizione. Appuntamento a sabato sera.

Interviste e riprese di Damon Embling

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