Pakistan: Malala, Premio Nobel per la pace, è tornata a casa

Pakistan: Malala, Premio Nobel per la pace, è tornata a casa
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Di Cinzia Rizzi
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La giovane pachistana, che subì un attacco da parte dei talebani nel 2012, è tornata a Mingora, nella sua città natale

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Tra imponenti misure di sicurezza, Malala Yousafzai è tornata a casa, a Mingora, nella Valle dello Swat. La ventenne pachistana, Premio Nobel per la Pace nel 2014, scampò a un attacco dei talebani sei anni fa. Le spararano alla testa, ferendola gravemente, a causa della sua attività di blogger in difesa dell'emancipazione educativa delle bambine. Dopo l’attacco del 2012, la giovane si trasferì a Londra, dedicando la sua vita all’impegno per i diritti delle donne.

Oggi Malala, insieme ai suoi familiari, ha voluto tornare a visitare proprio la scuola che frequentava allora, dove è stata accolta a braccia aperte.

"Siamo molto contenti che sia in Pakistan, le diamo il benvenuto. Anche io mi sento Malala e appoggio nella sua missione", spiega una studentessa.

Ma non tutti per le strade di Mingora hanno questo tipo di venerazione per Malala, la più giovane vincitrice, a soli 17 anni, del Nobel.

"Siamo noi che abbiamo preso posizione contro i talebani, che abbiamo combattuto contro di loro, le cui case sono state distrutte. Sei miei parenti sono stati massacrati dai talebani a Matta. Sono stati brutalmente martirizzati, ma nessuno mi ha chiesto nulla. Qualcuno può mostrarmi un atto coraggioso di Malala in questi sette, otto anni?", dichiara un residente della cittadina dello Swat.

Malala nel suo Paese ancor oggi è minacciata dai circoli più radicali del mondo islamico, contrari all'emancipazione delle donne.

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