Il presidente slovacco Kiska ha accettato le condizioni del premier uscente, Fico. Le sue dimissioni in cambio dell'incarico di formare il nuovo governo a Pellegrini, il vicepremier, uomo di fiducia di Fico. Un passo indietro solo formale, dunque, quello di Fico?
Il presidente slovacco Kiska ha accettato le dimissioni del premier Fico e le condizioni che ha posto per lasciare l'incarico: niente elezioni anticipate ma soprattutto l'incarico di formare il governo deve andare al suo vicepremier, Peter Pellegrini. E così sarà.
Fico si trovava nell'occhio del ciclone dopo il brutale omicidio del reporter Jan Kuciak e della sua fidanzata, specie dopo che le indagini degli inquirenti hanno cominciato a puntare il dito sui rapporti tra politci di alto livello e la 'ndrangheta.
"La mia decisione di dimettermi è chiara.", ha detto Fico. "La ragione è chiara: prevenire il caos nel Paese e assicurare la stabilità. Ho detto al presidente di stare calmo. Non vado da nessuna parte. Voglio essere una parte attiva alla guida del partito".
Da giorni la gente in piazza a Bratislava chiedeva a gran voce le dimissioni del premier. Che però hanno tutto il sapore di un cambio al vertice orchestrato ad arte da Fico.