TAS respinge appello russo: le reazioni

Il Comitato Olimpico degli Stati Uniti (USOC) ha accolto con favore la decisione della Corte di arbitrato per lo sport (TAS) di respingere 47 ricorsi da parte di atleti e allenatori russi per partecipare alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang.
ANITA DEFRANTZ, MEMBRO USOC, afferma:
"Non eravamo particolarmente contenti al pensiero di avere atleti che sapevamo non esere puliti,quindi abbiamo riunito il caso davanti alla Corte di Arbitrato e siamo contenti del risultato: chi gareggia in questi Giochi sa di competere contro atleti puliti".
Nonostante tutto, l'apertura della "Casa dello Sport" russa in Corea si è svolta in un'atmosfera festosa, poche ore dopo la decisione di confermare l'esclusione degli atleti.
MAXIM TRANKOV, EX SKATER RUSSIA, dice:
"In tutte le situazioni inerenti lo sport russo negli ultimi anni, ci additano come mostri, come all'epoca della Guerra Fredda, le persone in Russia sono sempre ubriache, si drogano e via discorrendo: ora qui abbiamo la Casa dello Sport, così le persone possono venire a vedere chi siamo, siamo aperti e molto amichevoli".
A carico degli atleti sospesi ci sono pesanti sospetti di doping, secondo il Comitato Olimpico non ci sono discriminazioni.