Ma Duda la rinvia anche alla Corte Costituzionale per analisi. Israele prende atto
Il presidente polacco Andreij Duda ha firmato la controversa legge sulla Shoah, ma ha anche deciso di rinviarla, per analisi, alla Corte costituzionale. Secondo l'ordinamento polacco, infatti, il Capo dello stato può chiedere un'opinione sulla costituzionalità di un testo legislativo sia prima che dopo la sua promulgazione.
Il presidente Andreij Duda ha detto, tra l'altro:
"Lo Stato e le istituzioni polacche, che non esistevano al tempo dell'Olocausto, non hanno preso parte all'impresa di sterminio condotta dalla Grmania le istituzioni polacche non hanno collaborato con i tedeschi. In molti Paesi ci sono stati governi filo-nazisti o governi fantoccio nominati dalla Germania nazista, questo non è accaduto in Polonia."
Israele 'prende atto'
Israele ha espresso critiche perché la legge vieta di associare in qualunque modo i polacchi al concetto di 'soluzione finale', ma prende atto della decisione di far esprimere anche gli Alti giudici e ne attende il pronunciamento.
E c'è una polemica nella polemica: la prevista visita del ministro dell'educazione israeliano Naftali Bennett a Varsavia è stata cancellata, proprio perché Bennett avrebbe parlato di responsabilità polacche, almeno individuali, nella Shoah.