Trump a Davos: "Open for business, America first non significa America alone"

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Diritti d'autore REUTERS/Carlos Barria
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I passaggi chiave dell'intervento del presidente USA che chiude il forum economico mondiale in Svizzera

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Gli USA sono aperti agli investimenti e la loro crescita sarà un bene per il mondo intero, ma è necessario riformare il sistema del commercio internazionale, continuare ad investire in difesa e sicurezza e non dimenticare speranze e aspirazioni delle persone nel gioco dell'economia globale. 

Questo il succo del messaggio, abbiamo trasmesso in diretta Facebook, del discorso del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, alla platea del World Economic Forum di Davos. Il leader della maggiore economia mondiale ha consegnato il suo messaggio a oltre 3000 partecipanti, tra i quali si annoverano piu' di 70 capi di Stato e di governo e 45 responsabili di organizzazioni interanzionali.

Trump ha spiegato di essere venuto in Svizzera - primo presidente USA da 14 anni a questa parte a presentarsi al WEF con il suo staff al seguito - pensando ai vantaggi economici per il suo Paese. Ecco i passaggi chiave del suo discorso.

America is Back 

"Oggi sono qui per rappresentare gli interessi del popolo americano", ha esordito. "L'America spera in un futuro in cui tutti possano essere prosperi e ogni bambino crescere al riparo da paura, povertà e violenze. Abbiamo aiutato gli americani a realizzare il sogno americano e oggi gli USA sono di nuovo una grande economia in crescita e dalla mia elezione è aumentata la fiducia dei consumatori e delle aziende manifatturiere così come mai negli ultimi decenni. Da quando mi sono insediato abbiamo creato 2.4 milioni di posti di lavori, il tasso di disoccupazione è tra i più bassi di sempre, e lo stesso vale tra gli afroamericani e nella comunità ispanica".

America is open for business

"Sono qui per consegnare un messaggio semplice:  non c'è mai stato nessun periodo migliore per effettuare assunzioni. Gli Stati Uniti sono aperti agli affari e noi siamo di nuovo competitivi. Abbiamo creato un ambiente in cui la tassazione sul capitale è ridotta e si possono fare nuovi investimenti. Credo negli USA, come presidente USA metterò sempre i nostri interessi davanti a tutti gli altri, così come dovrebbero fare gli altri Paesi"

America First, but...

"Ma *America First *non significa che andremo avanti da soli. Quando crescono gli Stati Uniti ne beneficia il mondo. Dobbiamo riformare il sistema del commercio internazionale: non possiamo avere il libero scambio se alcuni Paesi ne approfittano, deve essere equo e reciproco. Altrimenti non ne faremo più parte. La difesa della proprietà intellettuale deve essere inserita in un piano economico mondiale"

"Questa disparità sta distruggendo il mondo. Vogliamo regole nel mercato globale: gli Stati Uniti sono pronti a negoziare ma ci devono essere benefici reciproci. Vogliamo negoziare individualmente, con accordi bilaterali o con gruppi di Paesi"

REUTERS/Denis Balibouse

Energia

"Dobbiamo provvedere energia economica e sicura ai nostri cittadini e amici nel mondo, nessun Paese deve essere ostaggio di un solo fornitore di energia"

Difesa

"Dobbiamo investire ancora nelle spese militari e nella difesa, rispettando le obbligazioni finanziarie con la Nato. Ci appelliamo a tutte le nazioni civilizzate per denuclearizzare la penisola coreana e a sostenerci nella lotta contro il terrorismo"

Immigrazione

"Dobbiamo regolare il nostro sistema di immigrazione, ancora bloccato nel passato: dobbiamo ripristinare un sistema giusto, un sistema di ammissione che selezioni i nuovi arrivati in base all'aiuto che possano dare al Paese. Stiamo ricostruendo gli USA e la nostra forza lavoro" 

Povertà

"Il miglior programma anti-povertà è molto semplice: non è abbastanza investire nella nostra economia ma bisogna investire anche nelle nostre popolazioni. Se le persone vengono dimenticate, il mondo è un posto peggiore"

Messaggio di speranza

"La grandezza delle nazioni è più di un indice economico, è la somma dei valori, dell'orgoglio dei cittadini che chiamano casa questa nazione. L'ho detto al G20, all'Onu, al WTO e oggi al WEF, la mia amministrazione vuole consegnare un messaggio: se gli USA sono forti, lo saranno tutte le nazioni che vogliono collaborare con noi. Uniamo le nostri voci per dare forza alle nostre genti di realizzare i nostri sogni. Questo stiamo facendo negli USA, e i risultati sono inconfutabili"

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