Elezioni 2018, due nuove piattaforme per monitorare le promesse e i collegi elettorali

Elezioni 2018, due nuove piattaforme per monitorare le promesse e i collegi elettorali
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Di Lillo Montalto Monella
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Con lo slogan #fuoriprogrammi, la piattaforma Politicamente Corretto vuole tenere traccia degli slogan elettorali e verificarne l'effettiva realizzazione dopo il voto. New entry per queste politiche anche rosatellum.info per capire chi potrebbe vincere o perdere in ogni collegio

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Gli italiani hanno la memoria corta, si dice, e il detto vale più che mai in politica. Con le elezioni alle porte, uno dei temi più dibattuti è la fattibilità [economica delle promesse elettorali](quanto costano le promesse elettorali dei partiti) dei vari partiti. 

**Voteremmo mai uno che promette solo cose realizzabili? **Forse no, stando almeno al Nobel dell'economia 2012, Kahneman, secondo cui ogni razionalità salta completamente quando la concretezza del vantaggio immediato si impone sull'impalpabilità del guadagno di lungo termine.

Per queste imminenti elezioni, però, nella cassetta degli attrezzi del futuro elettore c'è un nuovo strumento: una piattaforma che consente di tenere traccia delle promesse politiche, così da orientarsi sulle proposte dei partiti e far sì che esse non finiscano nel dimenticatoio già a partire dal 5 marzo.

Il progetto si chiama Politicamente Corretto e lo slogan alquanto eloquente: #fuoriprogrammi. 

Raccogliere, pubblicare in formato aperto e monitorare le promesse elettorali. Non solo per le politiche, ma anche per le regionali: è questo lo scopo che si prefissano Matteo Fortini e una decina di professionisti della comunicazione, attivisti e "civic hacker" dietro al sito unapromessa.it

"Hacker buoni", come si definiscono, utili non solo per controllare quanto fanno sperare i politici ma anche per suggerire come scrivere "un programma elettorale aperto", accessibile e facilmente divulgabile. 

Sul sito sono già comparse le prime promesse da tenere d'occhio: dall'abolizione delle tasse universitarie proposta da LeU all'abolizione dell'Irap avanzata nel weekend da Di Maio. 

Il progetto si ispira e fonde insieme due esperienze come Everypolitician, una banca dati di quasi 75mila politici di oltre 230 paesi, e Wikidata, database "aperto" a cui tutti possono contribuire. 

In questo campo, in Italia spicca l'esperienza di OpenPolitici, strumento di Openpolis con le schede di 150mila rappresentanti in carica con tanto di dati anagrafici, carriera nelle istituzioni, nei partiti, in aziende, e dichiarazioni pubbliche; ma anche VoiSieteQui, lanciato sempre da Openpolis per permettere ai cittadini di orientarsi tra le differenti posizioni dei candidati.

"La nostra è una piattaforma basata sul metodo", racconta a *euronews *il civic hacker **Matteo Fortini, **tra gli ideatori del progetto che da alcuni anni si muove a cavallo tra pubblica amministrazione (è assessore nel suo comune, Cento) e informatica. "Raccogliere informazioni, verificarle, metterle in un repository aperto, dar loro un veste fruibile e socializzabile, permettere di commentare cercando di rimanere il più possibile super partes, distanti da ogni strumentalizzazione".

Berlusconi a
REUTERS/Remo Casilli

Fortini è colui che ha lanciato anche Terremoto Centro Italia, piattaforma noprofit gestita da volontari nata per condividere informazioni utili e verificate sugli eventi sismici che hanno coinvolto il centro Italia durante il 2016 e il 2017. "Una grande hackaton italiana", la sua definizione. "Un gruppo di 8mila persone che hanno collaborato tutte insieme da luoghi distanti praticamente senza spam".  

Finita la fase dell'emergenza, Terremoto Centro Italia ha un po' lasciato il passo a Ricostruzione Trasparente, anch'esso legato a ActionAid e all'associazione Ondata che si batte per la promozione della trasparenza e della cultura dei dati.

Se Politicamente Corretto avrà successo, potrebbe non solo diventare un'utile bussola per trovare la via che porta indenni al 4 marzo, ma anche diventare un caso di scuola a cui ispirarsi in futuro. 

Un po' come Terremoto Centro Italia, "che ora stiamo raccontando ai comuni così da poterlo studiare e applicare". Per crescere, una delle strade potrebbe essere "un'alleanza con gruppi come OpenPolis", conclude Fortini. "Finché c'è interesse, sarà un utile strumento. E poi i dati sono aperti: il database può essere sempre riutilizzato in futuro".

Le proiezioni sul territorio: tutti gli scenari

La prossima tornata elettorale è anche l'occasione per il lancio di un'altra piattaforma. Si tratta di rosatellum.info e questa volta non è aperta a tutti ma dedicata agli addetti ai lavori. Ha l'obiettivo di visualizzare i dati dei collegi uninominali in cui si sfideranno i candidati alle prossime elezioni politiche. 

Diversi gli scenari simulati: le proiezioni si basano sulle elezioni passate, sui sondaggi nazionali, locali ma anche su parametri socio-economici per ogni collegio. Per ciascun territorio è possibile avere informazioni su titoli di studio, elettori stranieri, percentuale di disoccupati, reddito imponibile medio con dati puntuali presi da Istat, Ministero dell'Economia e altre fonti istituzionali.

"L'obiettivo è dare agli addetti ai lavori, alle aziende, agli investitori, ai candidati, ai media e agli appassionati una piattaforma per seguire fino al 4 marzo andamento dei collegi", dice Lorenzo Pregliasco, co-fondatore di Quorum e YouTrend che hanno creato la piattaforma insieme alla società di lobbying, public affairs e comunicazione Reti.

Su Rosatellum.info si trovano simulazioni statistiche che aiutano a capire come sarà composto il parlamento della prossima legislatura. 

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"Il mondo della finanza ci sta contattando per avere modelli e piattaforme per capire come saranno gli scenari di governabilità dopo il voto, ma anche i partiti che devono capire chi candidare e dove". Alcuni "hanno predisposto dei modelli per stimare le probabilità per collegio", ma altri sono ancora in alto mare evidentemente.

La piattaforma prevede un abbonamento annuale. Non si sa mai, "magari si rivota..."

Articolo corretto il 22/01: per un errore, inizialmente è stato scritto Matteo Tempestini invece di Matteo Fortini - entrambi sono coinvolti nel progetto Politicamente Corretto. Ci scusiamo per la svista con entrambi e con i nostri lettori.

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