L'opposizione di sinistra denuncia brogli diffusi e chiede il controllo di tutti i 18.000 verbali delle elezioni, mentre il Supremo Tribunale elettorale proponeva di controllare solo 5.000 verbali
Honduras: Hernandez apre al riconteggio dei votiL'intervento dell'organizzazione degli Stati americani apre uno spiraglio nella crisi politica in Honduras. Il presidente, Juan Orlando Hernández, si è detto "aperto" all'ipotesi di un riconteggio totale dei voti delle elezioni presidenziali del 26 novembre scorso, come chiesto dal rivale, Salvador Nasralla.
L'opposizione di sinistra denuncia brogli diffusi, l'ex capo dello Stato Manuel Zelaya, leader dello schieramento, chiede il controllo di tutti i 18.000 verbali delle elezioni presidenziali, mentre il Supremo Tribunale elettorale proponeva di controllare solo gli oltre 5.000 verbali che l'opposizione ha dichiarato falsi.
Le cifre rese note fino ad oggi sono favorevoli a Hernandez, accreditato del 42,9% dei voti, contro il 41,3% di Nasralla.
Almeno una persona è morta negli scontri scoppiati dopo la proclamazione dei risultati. In questo contesto di incertezza, la maggior parte delle unità della polizia honduregna si sono dichiarate in sciopero, perché rifiutano di reprimere le proteste di piazza convocate dall'opposizione.