La diplomazia di Papa Francesco in Myanmar spiegata da Padre Cervellera

La diplomazia di Papa Francesco  in Myanmar spiegata da Padre Cervellera
Di Euronews
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La ragion di stato illuminata dalla fede

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Nella storica visita di Papa Francesco in Myanmar durante i discorsi ufficiali solo la consigliera di Stato e ministra degli esteri birmana Aung San Suu Kyi, notoriamente buddista, ha citato Cristo. Il Papa ha fatto splendidi discorsi laici, senza mai parlare di Cristo e senza citare i Rohingya, come mai? Lo abbiamo chiesto a Padre Bernardo Cervellera direttore del sito cattolico dedicato all' Asia e all'oriente AsiaNews.it

Padre Bernardo Cervellera: " Innanzitutto non li ha citati perché questo glielo hanno chiesto i vescovi del Myanmar dicendo che il problema dei Rohingya è molto complesso: prima di tutto la maggior parte dei birmani non accetta questa definizione di etnicità legata all'Islam perché non sono una etnia unica ma sono gruppi di popoli che vengono dal Bangladesh, sono originari del Bangladesh e poi non ci sono soltanto musulmani ma ci sono anche indu e ci sono anche buddisti; inoltre c'è tutta la questione relativa al fatto che questa popolazione non è accettata da tutto il popolo del Myanmar perché fra di loro ci sono anche delle frange violente che hanno fatto anche delle violenze verso le altre etnie. Terza cosa c'era il rischio che tirando fuori questa tema esplicito dei Rohingya si creava una forte ondata di fondamentalismo buddista che è presente in Myanmar che avrebbe magari prodotto dei problemi".

"Il "Papa":http://www.asianews.it/notizie-it/Yangon,-la-benedizione-del-Papa-per-la-riconciliazione-del-popolo-birmano-42457.html non ha parlato dei Rohingya in particolare pero' ha tirato fuori il fatto che nel Myanmar tutte le etnie devono poter partecipare, devono poter essere riconosciute, devono avere la cittadinanza quindi si capiva che parlava anche dei Rohingya, ma non solo, perchè il problema è che i media internazionali hanno parlato soltanto di questo gruppo, effettivamente perseguitato, che ha subito tantissime violenze in questi mesi ed anche anni addietro, pero' ci sono anche le altre 135 minoranze in Myanmar che hanno subito e subiscono le stesse cose".

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