Cina: sotto l'occhio del Big Brother

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Telecamere a circuito chiuso e riconoscimento facciale, così il governo protegge i cittadini

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Oggi camminare per le strade di una grande città cinese, è come vivere sotto lo sguardo di un Grande Fratello. Solo a Pechino ci sono oltre 430mila telecamere di sicurezza. La Cina negli ultimi anni ha compiuto passi da gigante nelle tecnologie di riconoscimento sia facciale e vocale che del movimento. Le compagnie private all’avanguardia nel settore dell’intelligenza artificiale che operano in questo settore, hanno ormai come maggiori clienti il governo di Pechino e le forze di polizia. Una situazione che solleva un problema di privacy:

WANG SHENGJIN, Professore di Ingegneria elettronica:Penso che nella vita delle persone ci siano questioni di sicurezza e questioni di privacy. Quando le due cose entrano in conflitto, credo che la popolazione cinese, tra la privacy e la sicurezza, sceglierebbe certamente la sicurezza, perchè quando non hai la sicurezza, non hai nulla

Lo stato cinese, infatti, si sta sempre sempre di più avvalendo della collaborazione di aziende di robotica per ampliare le proprie banche dati relative all’ identità dei cittadini per garantire una maggiore sicurezza della popolazione.

Qualche mese fa ha fatto discutere, la decisione del governo di rendere pubblici, sui display alle fermate degli autobus, i volti di chi attraversava la strada al di fuori delle strisce pedonali, come misura deterrente per i trasgressori del codice stradale.

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