Nasce la procura europea: una vittoria a metà per l'UE

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Di Euronews
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Sono 20 gli Stati a farne parte: grandi assenti Ungheria e Polonia, maggiori beneficiari di fondi europei

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Nato come attrazione turistica finanziata da fondi europei, il trenino caro al primo ministro Ungherese si è trasformato nel treno della vergogna per il quale Orban è stato accusato di frode ai danni dell’unione europea. E’ solo uno dei casi su cui ha indagato l’ufficio europeo per la lotta antifrode che coinvolgono l’Ungheria, un paese che beneficia di ingenti somme da Bruxelles a titolo di fondi di coesione.
“Il genero del Primo Ministro è stato indagato da questo ufficio europeo per alcuni progetti pubblici di illuminazione spiega Benedek Jávor, eurodeputato ungherese Il procuratore nazionale non ha esaminato adeguatamente questi casi e alla fine non è stato fatto nulla. Non è stato fatto nulla di efficace. Ma sappiamo che in Ungheria ci sono decine di casi di corruzione a livello politico che non sono stati trattati in modo appropriato”.
Giovedì 20 stati membri hanno adottato una procura europea nata per indagare e perseguire i casi di frode fondi europei. Ma otto paesi, tra cui l’Ungheria, hanno deciso di non aderire.
Věra Jourová, Commissaria europea alla giustizia, intende modificare le regole relative ai controlli sui fondi europei in modo da convincere quei paesi reticenti a par parte del nuovo organo giudiziario (Ungheria, Polonia, Svezia, Danimarca, Regno Unito, Irlanda, Malta).
“Gli stati che dispongono di molti fondi comunitari o che nel prossimo periodo di bilancio ne riceveranno molti, dovranno essere controllati meglio o dovranno essere applicate misure preventive volte a proteggere i contribuenti. Mentre per quegli Stati che partecipano alla procura europea, si potranno semplificare le regole e ridurre i controlli”.
Il procuratore europeo avrà una struttura centrale e opererà tramite procuratori delegati nei diversi stati membri. Oltre alla frode ai fondi europei e alla corruzione, avrà il compito di combattere la frode IVA e altri reati che ledono gli interessi finanziari dell’UE.

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