L’Isis ha diffuso in Rete il file audio di un discorso di oltre quaranta minuti con la voce apparentemente del leader dell’autoproclamato Stato Islamico Al Baghdadi che, quindi, potrebbe essere ancora vivo e non rimasto ucciso il 28 maggio scorso in un raid aereo sulla periferia sud di Raqqa come dichiarato dal ministero della Difesa russo.
Le varie forze di Intelligence stanno valutando se la registrazione sia autentica o meno anche se il Capo delle Forze Armate Americane in Iraq e Siria, il Generale Stephen Townsend, il 31 agosto scorso si era espresso su Al Baghdadi ritenendolo ancora in vita. Senza dubbio si tratta una registrazione recente visto che nel discorso si fa riferimento alla crisi tra Corea del Nord e Stati Uniti con il Califfo ad affermare che “i nordcoreani hanno cominciato a minacciare l’America e il Giappone con la loro potenza nucleare”.
Ma non solo. Il sedicente Al Baghdadi parla dei negoziati di Astana, del referendum in Kurdistan, e delle paure del presidente turco Erdogan. Poi la parte dedicata agli attentati. Rivolgendosi ai “soldati dell’Islam, ovunque si trovino”, li esorta a “distruggere ogni tiranno, dentro o fuori” i territori dello Stato islamico”. Indica come potenziali obiettivi i centri dei media di quelli che definisce miscredenti e chiede di resistere a chi è rimasto a combattere per l’Isis in Siria e Iraq.