Messico: le parole dei sopravvissuti

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In pigiama e al buio: così molti degli abitanti a Città del Messico hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni

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In pigiama e al buio: così molti degli abitanti a Città del Messico hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni.

Il terremoto, infatti, è sopraggiunto nel cuore della notte, quando molte persone già dormivano.

“Una cosa orribile, non mi sono mai sentita così male in vita mia, sembrava una piccola scossa in un primo momento, poco dopo è diventata una cosa pazzesca, siamo fuggiti giù per le scale, mentre scappavamo la scossa si è sentita ancora più forte e sembrava che ci stesse rincorrendo, è stato terribile”.

“Si poteva sentire lo scricchiolio della palazzina, la corrente elettrica era fuori uso, sicché ho incontrato un amico e ho pianto, perché mi sono spaventata molto”

“L’oscillazione è stata orribile, molto forte”.

“Mi sono reso conto subito dell’accaduto, ho messo la giacca, spento il televisore e sono uscito, in strada era pieno di gente che fuggiva dagli appartamenti, tutti in pigiama, è stato molto forte”.

Le continue interruzioni di corrente elettrica, unitamente alla paura di nuove scosse di elevata magnitudo, hanno impedito a molti residenti di tornare nelle proprie case.

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