Doveva essere il summit delle economie emergenti, quello dei paesi Brics ospitato in Cina. Ma anche qui è stata Pyongyang, con i suoi test nucleari, a rubare la scena. Il presidente cinese Xi Jinping e
quello russo Vladimir Putin hanno concordato sulla necessità di affrontare in modo appropriato la questione. I due leader si sono detti d’accordo sulla necessità di denuclearizzare la penisola. Putin ha aggiunto che i problemi della regione devono essere affrontati attraverso un dialogo che coinvolga tutte le parti, senza precondizioni, e si è detto contrario a ulteriori sanzioni contro il regime nordcoreano. Mosca però comincia a mal tollerare le bizze del leader nordcoreano Kim Jong Un. Pechino ha invece ridotto gli scambi commerciali con il riottoso alleato. Perché è la seconda volta quest’anno che Pyongyang rovina i piani cinesi in merito a un evento internazionale organizzato: a maggio Pyongyang effettuò il lancio di un missile balistico proprio quando i leader di 29 Paesi si riunirono nella capitale cinese per il primo forum Obor, progetto economico-politico voluto e caldeggiato da Xi.
Pyongyang ruba la scena al summit Brics

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