Carla Del Ponte: "La politica blocca il Consiglio di Sicurezza"

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In Siria una crudeltà e una ferocia che non avevo mai visto nella ex Jugoslavia e in Ruanda

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Carla Del Ponte parla in esclusiva a Euronews per commentare la reazione del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in seguito alle dimissioni dell’ex procuratore del tribunale penale internazionale dalla commissione di inchiesta ONU sui crimini in Siria.

Guterres: Commissione d’inchiesta sui retai in Siria lavorerà anche dopo dimissioni Del Ponte https://t.co/7rS2MNeZF2pic.twitter.com/2Fnvg9p2u2

— OnuItalia (@Onuitalia) August 7, 2017

Claudio Rosmino, Euronews: Qual è stata la sua reazione alle parole di Guterres: “sono rammaricato, ma il lavoro della commissione deve continuare”

Carla Del Ponte: Ringrazio il segretario generale dell’ONU, che ha pensato a me. Nonostante tutto si vede l’importanza della questione, nel senso che siamo nel settimo anno che raccogliamo prove di crimini commessi nel conflitto in Siria e il consiglio di sicurezza non decide niente.

Euronews: Qual è stato il principale problema?

Del Ponte: Il Consiglio di sicurezza è bloccato perche la Russia si avvale del diritto di veto, quindi è una situazione politica. Ci sono diversi stati che sono coinvolti in questo conflitto e naturalmente gli interessi politici di questi diversi stati poi si esprimono nelle risoluzioni del consiglio di sicurezza.

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