Milano in corsa per aggiudicarsi l'EMA

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Di Simona Volta
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Chiuse le candidature, ora i dossier verranno studiati dall'UE

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Inizierà il 30 settembre l’analisi delle candidature per ospitare l’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali.
Attualmente l’authority ha sede a Londra, ma l’uscita del Regno Unito dall’Unione, comporterà anche lo spostamento dell’organismo
in cui lavorano circa novecento persone.

Una cifra ragguardevole che fa gola a molti. Diverse le città che hanno presentato un dossier: si va da Dublino a Copenhagen, da Bratislava a
Lille, da Barcellona a Vienna. Poi c‘è Milano. Forte dell’organizzazione dell’Expo, il capoluogo lombardo si è ufficialmente candidato lo scorso 24 luglio. Sul piatto, come altri,
il proprio stile di vita. Ma anche arte, design, cultura e cibo.

Così come la vicinanza ai laghi, al mare, alla montagna e alle città simbolo dell’Italia. Perché quel che sembra contare è l’offerta da proporre ai dipendenti dell’EMA e alle loro famiglie.
Il fatto che l’Europa conti altre due Authorities in Italia (l’EFSA a Parma e l’ETF a Torino) potrebbe però penalizzare Milano.

L’EMA è responsabile della valutazione scientifica, supervisione e controllo di sicurezza per la medicine e la veterinaria, per tutta l’Unione Europea (28 Paesi). La decisione, prevista per novembre, spetterà al Consiglio europeo.

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