Nel braccio di ferro diplomatico con gli Stati Uniti, Mosca penserebbe a una risposta alla decisione di Washington del dicembre dell’anno scorso di espellere 35 diplomatici russi.
Lo afferma il quotidiano Isvetzia, che cita fonti interne al ministero degli Esteri.
Subito dopo le espulsioni Putin non aveva disposto ritorsioni, attribuendo la mossa all’intenzione dell’uscente presidente Obama di complicare i rapporti bilaterali del suo successore con la Russia.
Secondo lo stesso quotidiano il ministero deegli Esteri russo starebbe lavorando a un incontro tra il viceministro russo Ryabkov e il suo omologo statunitense Shannon, che dovrebbe tenersi a San Pietroburgo.
Se l’incontro non risultasse utile, Mosca si riserva di espellere a sua volta lo stesso numero di diplomatici statunitensi.
Nonostante i sorrisi e le strette di mano tra Vladimir Putin e Donald Trump, al G20 di Amburgo, tra Mosca e Washington restano molte tensioni.
Prima fra tutte quella legata alla presunta ingerenza russa nelle scorse elezioni statunitensi.
Ma pesa anche il regime di sanzioni a carico della Russia, e pesano le divergenze su dossier come la Siria e l’Ucraina