Finisce il Ramadam, ma a Mosul non si smette di combattere.
Centinaia di civili continuano a fuggire dalla città che l’esercito iracheno è determinato a togliere dalle mani dell’Isil.
Secondo un alto ufficiale aii miliziani sarebbe rimasto solo un terzo del territorio.
Tra i civili in fuga anche molti feriti, per i quali è stata improvvisata una assistenza sanitaria sui generis.
Questa donna spiega che i raid aerei hanno colpito la sua casa sei giorni fa, e che sotto le macerie sono rimaste intrappolate le sue figlie.
“Volevo tornare da loro perché forse sono ancora vive”, dice, “ma me lo hanno impedito perché è troppo pericoloso”.
L’esercito iracheno continua a fare pressione sulla città vecchia, ostacolato però dai numerosi cecchini e dalle trappole esplosive.
Per la riconquista di Mosul, seconda città irachena in mano all’Isil dal 2014, una prima offensiva era stata lanciata ad ottobre dell’anno scorso.
A gennaio i miliziani l’avevano ripresa continuando a combattere nel settore ovest, dove si trova la città vecchia.
Mosul, civili ancora in fuga

Di Euronews
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