Usa, sparatoria: ancora critiche le condizioni di Scalise

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Restano critiche le condizioni di Steve Scalise, il coordinatore repubblicano alla camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti rimasto ferito dai colpi sparati da James Hodgkinson con un fucile semiautomatico. L’uomo, poi ucciso dalla polizia, ha aperto il fuoco contro alcuni membri repubblicani del Congresso che si allenavano per una partita di baseball ad Alexandria, in Virginia, vicino a Washington. In cinque sono rimasti feriti, tra cui due agenti e un assistente parlamentare:

“Non posso credere che lo abbia fatto, commenta Suzanne, la moglie di Hodgkinson, voglio che ve ne andiate tutti, che lasciate in pace i miei vicini, non meritano questo, non lo merito io e non lo meritano le mie figlie”.

All’origine della follia omicida ci sarebbe la motivazione politica. Hodgkinson, 66 anni, originario dell’Illinois, aveva fatto il volontario durante l’ultima campagna elettorale di Bernie Sanders e si era scagliato più volte sul suo profilo Facebook contro Donald Trump definendolo un traditore che ha distrutto la democrazia degli Stati Uniti e definendo i repubblicani come “i talebani degli Stati Uniti”. Secondo alcune fonti di stampa l’uomo avrebbe pianificato l’attacco da molto tempo. La strage è stata evitata grazie all’intervento immediato della polizia.

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