Deniz Yücel, arrestato con l'accusa di istigazione alla violenza pubblica, sta bene; 135 i giornalisti in carcere in Turchia
Non si allenta la tensione tra Ankara e Berlino, salita ai massimi livelli con l’arresto,in Turchia, del giornalista del Die Welt Deniz Yücel . Questo martedì il sottosegretario agli esteri tedesco Michael Roth si è recato a Istanbul, per fargli visita in prigione. Il giornalista sta bene nonostante soffra l’isolamento. Il suo caso, è stato arrestato con l’accusa di incitare alla violenza, è diventato il simbolo di relazioni sempre più difficili.
German diplomat met with detained journalist Deniz Yucel for the first time since his incarceration.
MiRo_SPD</a> said conditions have improved <a href="https://t.co/XRY5bcYNg6">pic.twitter.com/XRY5bcYNg6</a></p>— dwnews (
dwnews) 4 aprile 2017
“Stato di diritto, democrazia e libertà di stampa hanno giocato un ruolo importante in tutti i colloqui bilaterali. Ho sottolineato ancora una volta che non si tratta di un caso isolato, sebbene la storia di Deniz Yücel sia molto importante in Germania, ma che ci sta a cuore la situazione generale dei giornalista in Turchia”- ha detto Michael Roth.
In Turchia ci sono 135 giornalisti in carcere e nelle ultime ore un procuratore di Istanbul ha chiesto pene fino a 43 anni per 19 giornalisti e amministratori di quotidiano turco di opposizione laica Cumhuriyet. Tra gli imputati c‘è l’ex direttore Can Dundar che si è trasferito in Germania dopo essere stato condannato una prima volta in Turchia.
Dundar ai microfoni di euronews sull’accordo migranti UE-Turchia
Una spina nel fianco per Erdogan che in piena campagna elettorale per il referendum costituzionale, la riforma gli darebbe più poteri, nelle ultime ore è tornato a definire i Paesi europei resti di nazismo e fascismo. Parole risentite, anche perché molti Paesi europei non consentono ai suoi ministri di tenere comizi elettorali per i turchi residenti all’estero.