Il rogo del “Gran ghetto” in provincia di Foggia è costato la vita a due migranti del Mali.
Il rogo del “Gran ghetto” in provincia di Foggia è costato la vita a due migranti del Mali. L’ incendio si è sviluppato in una capanna di cartone verso le due di notte nell’area di baracche nelle campagne tra San Severo e Rignano Garganico, probabilmente a causa delle bombole di gas usate dai migranti per scaldarsi e cucinare. Non si esclude la pista dolosa.
“Sono ragazzi del Mali, giovanissimi, uno del 1984 e uno del 1981. Il problema è che non sappiamo dove andare, i ragazzi che sono rimasti a dormire dentro hanno perso la vita”, dice Ibou Traoré, cittadino nordafricano e una sorta di portavoce degli degli stranieri del ghetto.
Due giorni fa era cominciato lo sgombero da parte delle forze dell’ordine del Ghetto, un’area di 5mila metri quadrati abitata da 350 migranti impegnati nella raccolta dei prodotti agricoli nelle campagne circostanti. Alcuni si sono rifiutati di lasciare la baraccopoli finita al centro delle indagini della Dda di Bari per presunte infiltrazioni della criminalità.