Negli Stati Uniti è andato in scena il “Giorno senza immigrati”: residenti, cittadini e clandestini hanno incrociato le braccia, lasciando vuoti i posti di…
Negli Stati Uniti è andato in scena il “Giorno senza immigrati”: residenti, cittadini e clandestini hanno incrociato le braccia, lasciando vuoti i posti di lavoro. Un’iniziativa di protesta contro le politiche di Trump e per dimostrare come si vivrebbe senza immigrati.
Anche i proprietari dei ristoranti si sono uniti alla mobilitazione, come il celebre chef spagnolo José Andrés che ha chiuso cinque dei suoi ristoranti a Washington per sostenere i suoi dipendenti: “La comunità ispanica è in un certo senso triste perché si sente attaccata, non si sente riconosciuta. I lavoratori ispanici senza documenti rappresentano un’alta percentuale, fanno attivamente parte del sistema americano e della sua economia ma sono come fantasmi, sono tra noi ma nessuno li vede”.
In support of our people & #ADayWithoutImmigrants Thurs 2/16 we will not open
jaleo</a> DC CC MD, <a href="https://twitter.com/zaytinya">
zaytinya oroyameldc</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/ImmigrantsFeedAmerica?src=hash">#ImmigrantsFeedAmerica</a></p>— José Andrés (
chefjoseandres) 14 febbraio 2017
Andrés è in causa con Trump perché nel 2015 rinunciò ad aprire un ristorante nel nuovo hotel di lusso del miliardario a Washington a causa dei suoi attacchi contro i messicani.
As immigrants we came together, not against politicians, but as a community fighting for our rights. #ADayWithoutImmigrantspic.twitter.com/QvlXe5BgSN
— Jalileh Garcia (@jalilehg) 16 febbraio 2017
L’iniziativa del “Giorno senza immigrati” è stata lanciata sui social media lo scorso fine settimana dopo l’arresto e l’espulsione di 680 persone in diverse città americane.