A meno di un mese dalle elezioni nei Paesi Bassi, l'estrema destra risulta in testa in tutti i sondaggi
A un mese dal voto nei Paesi Bassi, il partito di estrema destra anti-europeista di Geert Wilders è in testa a tutti i sondaggi.
Se si andasse al voto oggi, il Partito per la Libertà di Wilders otterrebbe 30 dei 150 seggi della Camera Bassa mentre il Partito Popolare del premier Rutte ne otterrebbe 24.
I partiti tradizionali hanno escluso di voler costruire un governo di coalizione con Wilders il cui programma ha al primo punto un piano anti-immigrazione. Così si è espresso il leader dell’estrema destra in una recente intervista: “Vogliamo costruire i nostri Paesi Bassi, chiudere le frontiere e tenere tutti i soldi che diamo a i Paesi stranieri, che sono miliardi, all’Africa per lo sviluppo, a Bruxelles, alla Grecia, ai richiedenti asilo. Smetteremo di dare soldi ad altri e li terremo per gli olandesi che vivono nei Paesi Bassi”.
Ma il panorama politico olandese è davvero frammentato e composto da piccoli partiti che godono di pessima salute. I 30 seggi che secondo i sondaggi potrebbe ottenere il Pvv di Wilders, sarebbero comunque ben lontani dai 76 necessari per la formazione di un governo di maggioranza. Lo scenario più probabile dunque è quello di un governo di larghe intese ma minoritario.