Brexit, Camera dei Comuni verso l'approvazione, poi passa ai Lord

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La Camera dei Comuni licenzia in giornata il disegno di legge che dà mandato al governo britannico per avviare le procedure di uscita dall’Unione europea.

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La Camera dei Comuni licenzia in giornata il disegno di legge che dà mandato al governo britannico per avviare le procedure di uscita dall’Unione europea. Nonostante una mini-ribellione in seno ai conservatori, il risultato è scontato, e la norma passerà poi alla House of Lords che dovrebbe approvarla il 7 marzo. Una volta terminati i negoziati con l’Unione europea, tra un paio d’anni, il governo tornerà a consultare il Parlamento, ma il Ministro della Brexit mette già le mani avanti, una bocciatura sarebbe inaccettabile:

“Non posso immaginare un peggior segnale di debolezza, per questa Camera, che rimandare indietro il governo davanti all’Unione europea per chiedere di rinegoziare. Penso che sarebbe visto come un segno di debolezza”.

Già Theresa May, negli scorsi giorni, aveva precisato che sì, il Parlamento sarà consultato tra due anni sull’accordo raggiunto con l’Europa, ma non avrà modo di modificare gli accordi raggiunti con l’Europa. E sarà un’alternativa secca: uscire con un accordo negoziato oppure senza, perché il “no” significherebbe che, oltrepassato il termine di due anni fissato dall’art.50, si ricadrà semplicemente nelle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. L’uscita dall’Unione europea comunque è una decisione già presa, e si farà.

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