Dopo pressioni Trump, Ford annulla nuova industria in Messico

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Funziona l’offensiva di Donald Trump contro la delocalizzazione e per la difesa della produzione Made in Usa.

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Funziona l’offensiva di Donald Trump contro la delocalizzazione e per la difesa della produzione Made in Usa. Ford ha annullato la costruzione di una nuova industria in Messico. Un investimento da 1,6 miliardi di dollari per lo stabilimento di San Luis Potosi cancellato e 700 milioni di dollari reinvestiti nel sito di Flat Rock, in Michigan.

“Siamo incoraggiati dalle politiche per la crescita che il Presidente eletto Donald Trump e il nuovo Congresso hanno annunciato di voler perseguire” ha commentato l’amministratore delegato di Ford Mark Fields.

Un’offensiva quella del tycoon newyorkese che non risparmia General Motors, criticata per la decisione di costruire la Chevrolet Cruze in Messico. Il commento via Twitter di Trump è costato un calo dell’1% alle quotazioni GM in borsa.

La casa di produzione ha precisato che solo una ridotta percentuale di modelli destinati al mercato globale sarebbe stata prodotta oltre confine. General Motors concentra più del 19% della propria produzione in Messico.

Uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale di Donald Trump è stata la difesa della manifattura nazionale, con la minaccia di pesanti tasse sulle importazioni.

General Motors is sending Mexican made model of Chevy Cruze to U.S. car dealers-tax free across border. Make in U.S.A.or pay big border tax!

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 3 gennaio 2017

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