Arrestate in Tunisia 3 persone legate al killer di Berlino. In manette anche il nipote

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Di Debora Gandini
Arrestate in Tunisia 3 persone legate al killer di Berlino. In manette anche il nipote

Tanti gli interrogativi, tanti i punti oscuri che ora gli investigatori italiani e tedeschi, insieme all’intelligence francese, dovranno chiarire sulla fuga di Anis Amri dalla Germania fino all’Italia, dove l’autore della strage di Berlino è rimasto ucciso da un poliziotto a Sesto San Giovanni.

Dalla pistola calibro 22 trovata nello zaino, alla scheda telefonica mai usata, ai contatti con presunti complici nel milanese o altrove. Anche dalla Tunisia potrebbero arrivare elementi utili dopo l’arresto del nipote di Amri e di altri due jihadisti nel corso di un’operazione per smantellare una cellula terroristica. Intanto centinaia di persone sono scese in piazza a Tunisi per protestare contro le modalità con cui il governo di occupa dei presunti estremisti tunisini all’estero. “Queste persone che commettono crimini contro l’umanità e crimini politici non devono tornare nel nostro Paese”, dice un uomo.

Intanto il nipote di Amri, nel corso degli interrogatori, avrebbe rivelato che lo zio era il leader di un gruppo jihadista basato proprio in Germania e conosciuto come la brigata “Abu al Walaa”, un gruppo che aveva giurato fedeltà all’Isil.