La Banca Centrale europea si unisce alla Federal Reserve in difesa della riforma di Wall Street
La Banca Centrale europea si unisce alla Federal Reserve contro la deregulation del settore bancario. Un messaggio diretto alla prossima amministrazione di Washington.
La Bce continuerà a sostenere l’economia della zona euro con i suoi stimoli monetari – ha detto Mario Draghi – anticipando, di fatto, l’annuncio di un prolungamento del Quantitative easing oltre marzo del 2017.
“L’attenzione dovrebbe essere sull’attuazione, non sulla revisione delle decisioni ha aggiunto il Presidente della Bce – Le misure di regolamentazione dovrebbero essere attuate in modo equilibrato per garantire parità di condizioni a livello globale. Sono possibili rettifiche marginali, ma non inversioni di marcia su quanto è già stato deciso”.
Secondo Draghi, la ripresa rimane dipendente dalle facili condizioni di finanziamento. Due fattori richiedono cautela: la redditività delle banche dell’area dell’euro, la debolezza della dinamica dell’inflazione. In quest’ottica, non è previsto alcun rialzo dei tassi nell’Eurozona.
I possibili effetti per l'Europa dopo la vittoria di
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