Aleppo vive nuove ore strazianti.
Aleppo vive nuove ore strazianti. I gruppi ribelli proseguono l’offensiva per rompere l’assedio delle forze governative siriane. Una pioggia di bombe e scontri si sono concentrati nell’ovest e sud ovest della città.
#Syrie: «#Alep ne sera plus là» dans 2 mois si l'impasse diplomatique continue, selon l'envoyé de l'ONUhttps://t.co/17OeavCiw8#SyriaCrisispic.twitter.com/b9FXfiQtow
— Nations Unies (ONU) (@ONU_fr) 17 octobre 2016
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani si contano soprattutto vittime civili. 15 morti e almeno un centinaio di feriti.
“I miei figli sono ancora sotto le macerie. Vi prego qualcuno li tiri fuori di li – implora un abitante di Aleppo – Vi prego..L’edificio è crollato”.
Sul campo le forze russe sostengono di aver chiesto al presidente Putin di riprendere i raids su Aleppo. Una proposta però respinta per prolungare la pausa necessaria agli aiuti umanitari.
“È ormai da dieci giorni che né la Russia né la Siria utilizzano la propria aviazione su Aleppo – sottolinea il ministro degli esteri russo, Sergey Lavrov- I nostri aerei rimangono a non meno di 10 chilometri dal fronte intorno alla città”.
Gli Stati Uniti hanno intanto accusato il regime siriano di utilizzare la carestia come arma di guerra.
ONU classifica ataques aéreos em Aleppo como crimes de guerra https://t.co/orenDqWkdU#G1pic.twitter.com/uClciHmWPs
— G1 (@g1) 21 octobre 2016
Sono infatti i civili ad essere intrappolati negli scontri. Nei quartieri dell’est di Aleppo, vivono oltre 250 mila abitanti, in stato di assedio dal 17 luglio scorso, tranne i pochi momenti di tregua per permettere l’arrivo di aiuti umanitari.