Neonati prematuri: nuove risorse per aiutarli

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Anne Devineaux, euronews: “In questo reparto di cure intensive i pazienti sono fra i piu’ vulnerabili di tutti.

Anne Devineaux, euronews: “In questo reparto di cure intensive i pazienti sono fra i piu’ vulnerabili di tutti. Sono i bebé prematuri. Per migliorare le terapie questo ospedale di Milano sta testando un nuovo strumento destinato a ridurre i rischi di lesioni cerebrali”.

Il monitoraggio costante è necessario per questi neonati prematuri. I loro organi sono immaturi e i rischi di complicazioni importanti, soprattutto per i nati con meno di sette mesi di gravidanza. Si parla di molto pretermine. Annualmente in Europa sono più di 25.000 bebé cosi’.

GORM GREISEN, Primario presso il Copenhagen University Hospital
“Il rischio di lesioni cerebrali, i problemi di sviluppo ed handicap aumentano se il bambino è molto pretermine. Quando un bambino è estremamente pretermine il rischio di morte o di lesione cerebrale importante e disabilità risulta del 25%. Come neonatologi sappiamo trattare i problemi respiratori, ma fino ad oggi non abbiamo avuto i mezzi per proteggere il cervello. Quindi abbiamo bisogno di strumenti che ci aiutino a misurare il sufficiente afflusso di ossigeno al cervello, l’afflusso di sangue al cervello”.

Un prototipo è stato sviluppato nell’ambito di un progetto di ricerca europeo. I test vengono condotti in un ospedale di Copenaghen e a Milano. Inizialmente, lo strumento è stato testato sui bambini nati a termine. Ai genitori vengono date informazioni dettagliate.

MONICA FUMAGALLI, Neonatologa, Clinica Mangiagalli: “Questa tecnologia molto sofisticata in realtà consiste in una luce che esce da questi emettitori. Questa sonda viene semplicemente appoggiata alla testa del neonato. Viene messa questa piccola protezione per gli occhi anche se lo strumento è programmato in assoluta sicurezza per il neonato”.

La tecnologia ottica consente misurazioni precise in tempo reale del livello di ossigeno e il flusso di sangue che raggiungere il cervello. Questo metodo non invasivo è essenziale per gli operatori sanitari.

MONICA FUMAGALLI : “L’ingresso in tearapia intensiva neonatale è estremamente stressante per il genitore. L’obiettivo è quello di trovare un bilancio tra la tecnologia che puo’ cambiare la prognosi di questi bambini e non arrecare disturbo ai bambini stessi”.

Nove fra università e ospedali di tutta Europa hanno collaborato allo sviluppo del prototipo. Il coordinatore del progetto opera presso il Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano. Qui, i ricercatori stanno esplorando tecnologie ottiche innovative anche per scopi medici.

Anne Devineaux: “Quello che facciamo qui viene applicato alla testa dei bambini?”

ALESSANDRO TORRICELLI, Fisico, Politecnico di Milano: “Si’, una fibra illumina e una seconda fibra raccoglie la luce, perchè la luce rossa, infrarossa è perfettamente trasparente ai tessuti. Questa tecnica si complementa con la tecnica di risonanza magnetica in quanto fornisce le stesse indicazioni ma con una tecnologia molto piu’ compatta, meno costosa che puo’ essere trasportata vicino alla culla del bambino o al letto del paziente”.

ALESSANDRO TORRICELLI: “La speranza del progetto è quella di aver iniziato un cammino che ci porterà nel giro di 3/5 anni ad avere questa strumentazione sul mercato e quindi poter fornire ai neonatologi, nei vari ospedali in Europa ma anche nel mondo, uno strumento in grado di monitorare in maniera precisa lo stato di salute dei bambini prematuri”.

I risultati di questa “sperimentazione“http://www.babylux-project.eu/ clinica si avranno in pochi mesi. Ricercatori, medici e genitori sono uniti per portare a buon fine il progetto e garantire ogni chance anche a chi nasce troppo presto.

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