Spazio: vita in 'immersione' per prepararsi alla ISS

Spazio: vita in 'immersione' per prepararsi alla ISS
Di Euronews
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L’astronauta francese dell’Agenzia Spaziale europea, Thomas Pesquet, sta andando a fare una nuotata, ma la sua è una missione più che un’immersione.

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L’astronauta francese dell’Agenzia Spaziale europea, Thomas Pesquet, sta andando a fare una nuotata, ma la sua è una missione più che un’immersione. Pesquet sta completando la sua formazione al Neutral Buoyancy Laboratory della NASA al Johnson Space Center di Houston, in vista della missione in programma il mese di novembre.

La piscina è la replica ingrandita della Stazione Spaziale Internazionale. Qui si simula perfettamente l’ambiente di lavoro sulla ISS. L’acqua serve a riprodurre la condizione di gravità zero, la stessa che Pesquet incontrerà quando volerà nello spazio.

“È pesante a livello fisico – ammette l’astronauta francese – È una delle tappe più difficili della formazione, ma anche la più reale. Restare immerso in piscina per sei ore è stancante, ma a un tratto ti senti davvero a bordo della ISS. A volte puoi anche perdere il senso dell’orientamento così come accade nello spazio. È come un labirinto tecnologico tridimensionale, un labirinto di tecnologia”.

Pesquet si sta preparando a restare sei mesi a bordo della Stazione Spaziale internazionale. Una formazione durata sette anni e ora il calendario è stracolmo di esperimenti scientifici.

Il corso al Johnson Space Center della NASA prosegue con l’astronauta italiano Paolo Nespoli, un veterano che tornerà nello spazio all’inizio del prossimo anno per la terza volta.

“Sono verso la fine della mia carriera e sto per fare il mio ultimo volo, sento di lavorare per me stesso, ma anche per tutti gli altri con tutte le conoscenze e il know-how che ho acquisito nel corso di quest’anno”, dice il 59enne astronauta italiano.

Le prossime missioni saranno la nona e la decima di lunga durata a bordo della ISS per l’ESA. La grande capacità della stazione spaziale è quella di accogliere persone provenienti da paesi diversi, con esperienze diverse, di metterle insieme per consentire a tutti di lavorare in un unico ambiente al di fuori della terra. Un ambiente che rappresenta tutta la specie umana.

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