Le inondazioni in Corea del Nord hanno causato oltre 130 morti, quasi 400 dispersi e oltre 100 mila sfollati, perché le loro case sono state distrutte.
Le inondazioni in Corea del Nord hanno causato oltre 130 morti, quasi 400 dispersi e oltre 100 mila sfollati, perché le loro case sono state distrutte.
Sono i dati dell’Ufficio dell’Onu per il coordinamento degli affari umanitari, mentre la Croce Rossa Internazionale lancia l’allarme sul fatto che 140 mila persone necessitano urgentemente di assistenza umanitaria.
Gli abitanti di Hoeryong e dintorni non hanno più accesso all’acqua potabile e migliaia di ettari di terreni agricoli sono stati sepolti dall’acqua.
“Non sappiamo ancora quanta parte dei raccolti di riso o di grano sia andata distrutta – afferma Patrick Fuller, portavoce della Federazione Internazionale della Croce Rossa – ma in una situazione in cui l’autonomia alimentare è già a rischio in tempi normali, potrebbero esserci gravi conseguenze e un’ulteriore emergenza nei prossimi mesi.”
Per mancanza di infrastrutture adeguate, la Corea del Nord è soggetta alle catastrofi naturali.
Un bilancio simile era stato registrato nel 2012. Negli anni Novanta altri disastri provocati dalle forti precipitazioni furono tra le cause della carestia che provocò centinaia di migliaia di vittime.