È a Firenze Ahmed, il tredicenne egiziano che vuole salvare il fratellino

Ahmed, 13 anni, sta aspettando il fratellino a Firenze. Il fratellino si chiama Farid, ha sette anni e una grave forma di piastrinopenia, una carenza di piastrine nel sangue. Per salvarlo, Ahmed è partito da casa sua, a 130 chilometri dal Cairo, si è imbarcato su una carretta del mare, è sbarcato a Lampedusa e ha commosso tutti con la sua storia. È stato trasportato a Porto Empedocle, poi dalla Sicilia è partito in aereo per Firenze.
Nemmeno i genitori sapevano nulla. Ahmed ha portato con sé solo i certificati medici del fratello. Si è scatenata subito una gara di solidarietà fra medici e persone comuni che si sono offerti per curare Farid e ospitare la sua famiglia. Lo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi ha organizzato un ponte aereo dall’Egitto.
Ben arrivato a Firenze #Ahmed, i medici del Meyer cureranno il tuo fratellino. Tornerete presto a ridere e giocare insieme, ad essere felici
— Dario Nardella (@DarioNardella) 19 agosto 2016
Non una sorpresa, per l’ispettore capo della polizia della questura di Agrigento, Maria Volpe, che ha accompagnato Ahmed nel suo viaggio da Lampedusa: “Arriva un ragazzino di 13 anni, che rischia la vita, che attraversa il mare per venire in Italia solo per chiedere aiuto per salvare il fratello. In effetti è una storia nuova, sono successi altri casi umani. ‘Io sono qua – ha detto – perché voglio aiutarlo, voglio salvarlo, perché voglio continuare a giocare ancora con lui”.
Sarà l’ospedale pediatrico Meyer a prendersi cura di Farid. Con disappunto del governo egiziano che ha intimato alla famiglia di non partire, affermando che lo Stato può fornire gratuitamente cure adeguate.