Video Boko Haram, madre di una delle studentesse rapite accusa governo nigeriano

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Una critica a muso duro al governo nigeriano, oltre al sollievo di vedere la propria figlia ancora in vita.

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Una critica a muso duro al governo nigeriano, oltre al sollievo di vedere la propria figlia ancora in vita. I genitori di una delle studentesse rapite due anni fa dalla scuola di Chibok dai fanatici di Boko Haram hanno riconosciuto la propria figlia e hanno commentato il video postato dagli estremisti islamici su Twitter.

Kawo Yakubu, il padre di una delle ragazze che appaiono nel video: “Da quando sono state rapite non l’avevo mai più rivista. Oggi è la prima volta che rivedo Dorcas che parla in questo video. E sono davvero, davvero contento” dice.

Una denuncia diretta dell’inazione del governo nigeriano è arrivata invece da parte di Esther Yakubu, la madre della giovane.

“Se il governo nigeriano avesse fatto qualcosa finora, forse ora sarebbero libere” dice la donna. “Ma tutte le ragazze che sono libere, si sono salvate da sole. Non le ha salvate il governo. Non le ha salvate l’esercito”.

Il 14 aprile 2014 la setta islamica Boko Haram rapiì 267 adolescenti da un liceo di Chibok, nel Nord-Est della Nigeria. Nel video diffuso sul web, il secondo dopo il rapimento, compaiono una cinquantina di ragazze presentate come le studentesse rapite.

Nigeria: video Boko Haram con studentesse rapite, chiesto scambio di prigionieri https://t.co/szUtxROrECpic.twitter.com/UGyVB9cJmU

— euronews Italiano (@euronewsit) 14 agosto 2016

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