Per la prima volta da quasi sette mesi la quotazione del petrolio si riaffaccia sopra i 50 dollari al barile.
Per la prima volta da quasi sette mesi la quotazione del petrolio si riaffaccia sopra i 50 dollari al barile. A spingere il Brent ed il WTI ai massimi da inizio novembre sono stati i nuovi dati sulle riserve negli Stati Uniti in calo più del previsto.
Look what's happened to oil - it's above $50 again https://t.co/1FlvxKA3A3pic.twitter.com/C6qjMSHjFI
— Bloomberg (@business) 26 maggio 2016
E così, mentre sui mercati internazionali i titoli del settore energetico salgono sugli scudi, gli analisti spiegano il ritorno di fiamma dell’oro nero con le recenti interruzioni degli approvvigionamenti in varie aree del Pianeta.
Firefighters protect Canada's oil sands battling 1,100 C flames: https://t.co/UEeIwURU9Bpic.twitter.com/QkVtSfbNJP
— Reuters World (@ReutersWorld) 24 maggio 2016
Come in Canada, ad esempio, dove gli incendi hanno minacciato gli impianti delle sabbie bituminose e costretto il personale all’evacuazione. Se il petrolio manterrà o meno questo corso, dicono però gli esperti, dipenderà dalle evoluzioni (leggi: dalla ripresa) della domanda globale.
Glossario: Brent e WTI
Rispettivamente, il prezzo di riferimento del greggio di origine europea e quello del greggio di origine nordamericana