Sopravvissuti e famiglie delle 120 vittime degli attentati di Parigi hanno incontrato i sei magistrati incaricati delle indagini sulla…
Sopravvissuti e famiglie delle 120 vittime degli attentati di Parigi hanno incontrato i sei magistrati incaricati delle indagini sulla strage.
I giornalisti attendevano l’arrivo delle famiglie. Volti scavati da una sofferenza che non è ancora passata. Alcuni membri non sono mai arrivati nella capitale per un timore mai superato: tornare nelle strade dove sono morti i loro cari.
Dice una parente: “È la prima riunione vogliamo comprendere cos‘è accaduto. Mia sorella era seduta alla terrazza di un bar a cenare e non è mai tornata a casa”.
Alcune vittime vogliono fare una class action contro lo Stato belga, mentre debbono ancora da decidere cosa vogliono fare.
Così un avvocato della difesa: “Dovranno spiegarci cos’ha fatto la giustizia francese e cosa farà. Perché non sono stati capaci di prevenire quello che è accaduto in Belgio e perché non sono stati capaci di arrestare Salah Abdeslam prima. È una domanda cruciale”.
L’incontro si è tenuto a porte chiuse. Fra le novità comunicate l’intenzione della magistratura francese di chiedere ai belgi l’estradizione delle cinque persone sospettate di fiancheggiamento durante gli attentati di Parigi.