A due mesi dagli attentati del 22 marzo, la Zinnekeparade di Bruxelles, parata organizzata da volontari, comitati di quartiere e gruppi di artisti che va in scena ogni due anni, ha fatto il pieno di p
A due mesi dagli attentati del 22 marzo, la Zinnekeparade di Bruxelles, parata organizzata da volontari, comitati di quartiere e gruppi di artisti che va in scena ogni due anni, ha fatto il pieno di pubblico nonostante la capitale belga sia ancora a livello 3 su 4 per il terrorismo.
“Fragilità” era il tema di quest’anno. Un tema scelto molto prima degli attentati di Parigi e Bruxelles, ha comunque ispirato molte allegorie.
“Quello di oggi è davvero un evento simbolico. Carico di significati. A due mesi dagli attacchi la gente ha ricominciato a respirare. Vogliamo essere assieme e passare un buon momento assieme”.
“Abbiamo riflettuto sul fatto di parteipare o no, ma poi abbiamo deciso di non pensare al terrorismo e venire, era quello che volevamo fare”.
“È un evento gigantesco in cui tutte le persone di Bruxelles vogliono fare festa. È sugli attacchi, beh, è un’occasione per uscire e tornare in strada, perché la città è nostra”.
La volontà di una città di rinascere e superare lo stress degli attentati.
Dice la nostra corrispondente Arianna Sgammotta: “Il memoriale spontaneo per le vittime degli attentati del 22 marzo creato qui alla Borsa, nel centro commerciale di Bruxelles, è stato rimosso pochi giorni fa. Un altro segnale importante per una città che vuole cercare di voltare pagina, senza però dimenticare. Domenica mattina, al Palazzo Reale, è prevista una cerimonia ufficiale in ricordo di chi ha perso la vita all’aeroporto di Zaventem e nella metropolitana a Maelbeek, ma anche delle 18 persone che oggi, si trovano ancora in ospedale”.