A pochi mesi dalle presidenziali statunitensi, è stato presentato in anteprima al mercato del film di Cannes “Clinton Cash”, documentario basato sul libro di Peter Schweizer che accusa Hillary e Bill
A pochi mesi dalle presidenziali statunitensi, è stato presentato in anteprima al mercato del film di Cannes “Clinton Cash”, documentario basato sul libro di Peter Schweizer che accusa Hillary e Bill di aver accumulato oltre 200 milioni di dollari dal 2001 in modo poco onesto, in particolare attraverso la loro fondazione filantropica.
Il produttore – il conservatore Stephen Bannon – intende raggiungere anche il pubblico di sinistra: “Vorrei che a vederlo fossero, in particolare fra i Millennials, progressisti, liberali, moderati e independenti. Voglio che lo veda il maggior numero di progressisti qui in Europa, perché si deve capire come i Clinton, che dicono di sostenere tutti i vostri valori, in realtà vi hanno tradito per denaro”.
Il libro di Schweizer – ex autore di discorsi per George W.Bush – ha lo scopo di distruggere la fondazione Clinton, aveva commentato la candidata democratica l’anno scorso quando era stato pubblicato. Film e libro sostengono che da segretario di Stato, Hillary Clinton abbia concesso favori a governi e società stranieri in cambio di donazioni per la propria fondazione.
“La sua maggiore debolezza è la sua inaffidabilità”, sostiene Bannon. “Soltanto il 35% dei democratici ha fiducia in lei, l’altro 65% invece non si fida. L’opinione pubblica statunitense non mette in discussione le sue competenze, la sua tenacia né la sua intelligenza. Ciò che preoccupa l’opinione pubblica è se possa fidarsi della Clinton”.
Il documentario, che a Cannes è alla ricerca di distributori, sarà proiettato a Philadelphia a fine luglio in concomitanza con la Convention democratica che designerà molto probabilmente Hillary Clinton come candidata alla presidenza degli Stati Uniti.