La missione impossibile del partito repubblicano è cominciata. L’obiettivo è ricomporre le divisioni e riunirsi intorno ad un candidato fortemente
La missione impossibile del partito repubblicano è cominciata. L’obiettivo è ricomporre le divisioni e riunirsi intorno ad un candidato fortemente contestato.
Insomma, chi ieri additava Trump come la rovina dei repubblicani oggi è costretto è giungere a compromessi. Come ha fatto Paul Ryan, espressione dell’establishment repubblicano: “Abbiamo avuto un incontro molto incoraggiante. Non è un segreto che Donald Trump e io abbiamo le nostre differenze, ne abbiamo parlato oggi, lo sappiamo entrambi. La domanda è, cosa dobbiamo fare per unire il Partito Repubblicano”.
All’arrivo di “The Donald”, alla sede del partito repubblicano a Washington, c’erano ad attenderlo la consueta folla di giornalisti e i picchetti di protesta. Per le decine di manifestanti resta un uomo senza morale, un razzista senza valori”. Ai repubblicani che contestano, i vertici del partito dovranno dare buone ragioni per votare l’osteggiato Trump .