Le difficili condizioni di vita nei campi profughi in Grecia

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Malgrado l’accordo fra Turchia e Unione europea. Oltre 40mila migranti restano bloccati in Grecia, dopo la chiusura, a marzo, della rotta balcanica

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Malgrado l’accordo fra Turchia e Unione europea. Oltre 40mila migranti restano bloccati in Grecia, dopo la chiusura, a marzo, della rotta balcanica.

I 31 centri d’accoglienza allestiti anche con il contributo dell’Unione europea, secondo Amnesty international sono caratterizzati da sovraffollamento, assenza di privacy e servizi igienici insufficienti. Un esempio è il campo di Elleniko, nella zona dell’aereoporto di Atene. Sorge sul sito delle Olimpiadi del 2004.

Una donna di origine afghana dice:

Siamo profughi, e in queste condizioni ci danno solo il minimo, per esempio per quanto riguarda l’assistenza sanitaria.

Un grave problema soprattutto per i bambini, che sono sempre più numerosi in questi campi, come spiega Sacha Myers dell’organizzazione Save the children:

_Vivono in ristrettezze, spesso condividendo lo spazio con altre famiglie. Dormono in tenda o direttamente per terra. C‘è pochissima privacy e spesso i bambini si ammalano, a causa di queste condizioni di vita insalubri. _

Secondo i dati della Commissione europea, delle migliaia di profughi presenti in Grecia e candidati a partire per altri paesi dell’Unione, ad aprile solo 615 erano stati effettivamente trasferiti.

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