Brasile: la Corte suprema sospende Cunha, nemico numero uno della Rousseff

In Brasile il Supremo tribunale federale (Stf) ha sospeso dalle sue funzioni Eduardo Cunha, presidente della Camera e principale fautore della procedura di impeachment della presidente Dilma Rousseff.
La decisione della Corte è arrivata dopo la richiesta della procura generale che accusa Cunha di aver ostacolato l’inchiesta sui fondi neri e le mazzette di Petrobras, società petrolifera pubblica al centro del più grande caso di corruzione della storia brasiliana.
Nella lunga lista degli indagati c‘è anche il nome di Cunha sospettato di aver occultato capitali illeciti in Svizzera.“Sono una vittima innocente dell’attuale crisi del Paese e lotterò contro l’impechment”: continua a ripetere la presidente del Brasile che non ha alcuna intenzione di lasciare.
“I will resist, resist, resist.” Dilma #Rousseff tells the #BBC she will not give up. https://t.co/kDo0DZoPae
— Wyre Davies (@WyreDavies) 5 maggio 2016
Il 17 aprile, i due terzi della Camera dei Deputati hanno votato a favore dell’apertura del processo d’impeachment. La parola spetta ora al Senato, il voto è previsto l’11 maggio.