La sorella di Nadia Savchenko, bloccata in Russia e poi autorizzata a tornare in Ucraina

La sorella di Nadia Savchenko, bloccata in Russia e poi autorizzata a tornare in Ucraina
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Una vittima collaterale del caso Nadia Savchenko . Adesso è la sorella della top gun ucraina, Vira, ad avere problemi con la giustizia di Mosca

PUBBLICITÀ

Una vittima collaterale del caso Nadia Savchenko . Adesso è la sorella della top gun ucraina, Vira, ad avere problemi con la giustizia di Mosca.

Presente in Russia per assistere la sorella, Vira Savchenko è stata accusata di oltraggio alla corte ed è riuscita a rientrare in Ucraina solo con l’intervento di un alto diplomatico del suo paese cha sarebbe riuscito ad evitare la confisca del suo passaporto.

L’accordo sull’estradizione di Nadia sarebbe stato raggiunto, ma è sottoposto a lungaggini amministrative.

L’avvocato dell’imputata, Mark Feygin, ha dichiarato:

La mia cliente è in sciopero della fame e chiede con insistenza un procedimento più rapido. Gli avvocati e le autorità ucraine non possono fare nulla in questo senso perché non dipende da loro. La procedura per l’estradizione è già in corso, ma c‘è da considerare il tempo della burocrazia, il problema è questo.

Nadia Savchenko è accusata di concorso nell’omicidio di due giornalisti russi inviati a coprire il conflitto separatista nell’est dell’Ucraina.

Nel giugno di due anni fa, l’ex pilota militare avrebbe fornito le coordinate per l’attacco a colpi di mortaio nel corso del quale persero la vita Igor Kornelyuk e Andrei Kondrashov, i due cronisti di Mosca inviati nel Donbass.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Russia, respinto l'appello di un uomo arrestato per l'attentato alla Crocus city hall di Mosca

Russia: uccisi due terroristi che organizzavano attacchi

Inondazioni in Russia, proteste dei cittadini a Orsk: chiesto un risarcimento per i danni