Accordo UE-Turchia, dibattito all'Europarlamento a un mese dall'intesa

Accordo UE-Turchia, dibattito all'Europarlamento a un mese dall'intesa
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

L’accordo con la Turchia, che prevede il rinvio di migranti e profughi sbarcati in Grecia, è stato al centro di un dibattito di fronte all’aula di

PUBBLICITÀ

L’accordo con la Turchia, che prevede il rinvio di migranti e profughi sbarcati in Grecia, è stato al centro di un dibattito di fronte all’aula di Strasburgo.
Un mese dopo l’intesa, le critiche non sono ancora cessate e i vertici delle istituzioni europee hanno dovuto ancora una volta difendere un accordo – ammettono – non perfetto. Rischi e debolezze, però, dipendono soprattutto da come verrà attuato, secondo il Presidente del Consiglio Donald Tusk, mentre il numero uno della Commissione europea, Jean Claude Juncker, lancia una stoccata ad Ankara.

Jean-Claude Juncker
Presidente della Commissione europea

“Non riesco assolutamente a comprendere come si possa convocare un ambasciatore tedesco a causa di una canzone satirica ritenuta oltraggiosa. Cose come queste allontanano la Turchia dall’Europa”.

Il riferimento è alla recente richiesta del Presidente turco Erdogan di provvedimenti contro un video satirico in una TV tedesca. Ultimo episodio di una lunga serie di divergenze in tema libertà d’espressione.

Kati Piri
Eurodeputata olandese gruppo socialisti e democratici

“Dobbiamo fare attenzione a quello che succede dentro il Paese, visto che tutto è correlato: il problema curdo, quello che accade nel sud-est del Paese, e poi senza dubbio la delicata questione della libertà di stampa”.

I rinvii sono iniziati la scorsa settimana e, per ora, hanno riguardato migranti che non avevano presentato domanda di asilo in Grecia.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Stato dell'Unione: i problemi che alimentano la rabbia antidemocratica

Esclusivo - Charles Michel: "Spero che il contrattacco israeliano all'Iran ponga fine all'escalation"

Di fronte a Stati Uniti e Cina, i leader dell'Ue chiedono un accordo globale sulla competitività